PESANTEZZA DI STOMACO?
Una pesantezza di stomaco che proprio non se ne va e che impedisce di concentrarsi, lavorare, studiare, godersi un film. I rimedi per alleviare il disagio digestivo esistono: basta conoscerli e imparare a usarli correttamente al bisogno, rivolgendosi invece al medico quando i sintomi sperimentati sono molto intensi o non si attenuano nell'arco di uno o pochi giorni.
Pesantezza dello stomaco: che cos'è
Un panino ingurgitato in fretta e masticato male nella concitazione di una pausa pranzo troppo breve o trascorsa al telefono; un boccone di troppo per non avanzare quell'ottima pasta al forno che "quando mai ricapita di trovarne una così"; il dolce ordinato a fine pasto per gola, pur sentendosi già sazi; la bibita gassata ghiacciata o la granita, che "è davvero un piacere con il caldo che fa". Il risultato che si ottiene è sempre lo stesso: una sensazione di pesantezza di stomaco difficile da tollerare e spesso accompagnata da dolore, acidità, bruciore di stomaco, gonfiore addominale, eruttazioni e tutti gli altri sintomi della cattiva digestione.
Per evitarli, nella maggioranza dei casi è sufficiente prestare un po' più di attenzione a quello che si mangia, a quanto e a come. Ma siccome le occasioni per distrarsi e sgarrare sono sempre dietro l'angolo, è utile anche conoscere quali rimedi naturali e farmaci da banco possono aiutare a risolvere rapidamente la pesantezza di stomaco quando si è già instaurata.
Cause della pesantezza di stomaco
La pesantezza di stomaco occasionale non è legata a particolari patologie o problemi di salute rilevanti, ma quasi sempre all'assunzione di cibi in eccesso e/o difficili da digerire, che impongono alla mucosa gastrica di secernere in poco tempo una quantità di succhi gastrici superiore alle proprie potenzialità e che chiedono a fegato, cistifellea e pancreas di liberare rapidamente enzimi per supportare la completa digestione e l'assorbimento dei grassi, delle proteine e dei carboidrati introdotti durante il pasto.
Viceversa, se i disturbi della cattiva digestione tendono a ripresentarsi spesso o, addirittura, dopo ogni pasto anche non particolarmente abbondante, all'origine del malessere possono esserci:
- la dispepsia funzionale (anche aggravata da ansia e stress)
- la sindrome del colon irritabile o una malattia infiammatoria cronica intestinale
- allergie o intolleranze nei confronti di particolari alimenti
- alterazioni della funzionalità del fegato, ostruzioni delle vie biliari o, più raramente, pancreatite cronica.
Se invece, oltre a pesantezza, gonfiore addominale e lieve nausea, sono presenti anche (o prevalentemente) acidità, bruciore di stomaco, reflusso acido, crampi e dolori allo stomaco, è possibile che a causarli siano la gastrite, l'ulcera gastrica, l'ernia iatale o, in un'esigua minoranza di casi, un tumore allo stomaco.
In caso di problemi di cattiva digestione persistente, ricorrente o di nuova insorgenza, per capire esattamente di che cosa si tratta è necessario rivolgersi al medico ed eseguire una visita di controllo, alcuni esami del sangue ed eventualmente una gastroscopia e/o un'ecografia addominale.
RIMEDI ALLA PESANTEZZA DI STOMACO
Contro la pesantezza di stomaco e il gonfiore addominale derivanti da eccessi alimentari occasionali o dalla presenza di una digestione lenta di tipo funzionale si può fare riferimento a un certo numero di rimedi naturali che, in molti casi, rientrano a tutti gli effetti nel gruppo dei "rimedi della nonna" e che prevedono l'assunzione di erbe, radici e spezie sotto forma di tisane e infusi o aggiunte a insalate, macedonie, centrifughe, spremute, brodi e zuppe per aumentarne la digeribilità.
Il finocchio, consumato come vegetale intero crudo o cotto o usato sotto forma di semi aromatici o estratti, è utile per prevenire e contrastare la cattiva digestione in modo efficace. Sulla base dell'esperienza pratica e degli studi clinici condotti, il finocchio viene abitualmente utilizzato per il trattamento di problemi digestivi associati a sensazione di gonfiore addominale, eruttazioni, meteorismo e flatulenza, nonché come trattamento coadiuvante il controllo dei sintomi della dispepsia funzionale.
Sempre rimanendo nell'ambito dei vegetali va ricordato il carciofo. Questa verdura è dotata di proprietà "colagoghe", ossia promuove la produzione degli acidi biliari e la loro liberazione nel primo tratto dell'intestino (duodeno), dove risultano indispensabili per la digestione e l'assorbimento dei grassi assunti con l'alimentazione. Grazie a questa azione, il carciofo previene e attenua la sensazione di pesantezza di stomaco e gonfiore addominale, le eruttazioni, l'acidità e il bruciore di stomaco. Benefici simili a quelli del carciofo contro la cattiva digestione sono offerti dal cardo mariano.
Un altro vegetale utile per stimolare il processo digestivo e contrastare il mal di stomaco associato a pesantezza e gonfiore dopi i pasti più abbondanti o comprendenti cibi grassi, elaborati o poco digeribili è lo zenzero. In aggiunta, questa radice è molto efficace nel contrastare la nausea e il vomito che possono insorgere quando si è sovraccaricato lo stomaco con troppi alimenti oppure durante episodi di mal d’auto, mal di mare o mal d’aria. In studi clinici condotti su modelli animali, lo zenzero ha dimostrato di possedere anche proprietà gastroprotettive che lo rendono adatto come trattamento coadiuvante contro i dolori allo stomaco caratteristici della gastrite e della gastroduodenite.
Altre erbe e spezie che, oltre a insaporire i cibi e a rendere la dieta più sana attraverso un minor impiego di sale e grassi, aiutano a contrastare la cattiva digestione sono la maggiorana, il timo, la menta, l'origano, la malva, il basilico e il rosmarino e l’anice.
La liquirizia esercita un'azione gastroprotettiva e anti-gastrite che sembra essere legata a un'attività antinfiammatoria diretta e alla sua capacità di stimolare la produzione di muco a livello della mucosa gastrica. L'unico inconveniente della liquirizia riguarda la tendenza a far aumentare la pressione arteriosa del suo principale componente attivo, l'acido gliciterrico, che la rende controindicata in chi soffre di ipertensione e malattie cardiovascolari in genere.
Quando la pesantezza di stomaco si associa ai classici sintomi della gastrite, dell'ulcera gastrica o del reflusso gastroesofageo, come acidità eccessiva, bruciore di stomaco e al centro del petto, crampi e dolori allo stomaco, per placare i disturbi si può ricorrere a rimedi naturali caratterizzati da un'azione calmante sulla mucosa gastrica, come infusi e tisane a base di camomilla, melissa e tiglio. Questi stessi rimedi naturali hanno anche un effetto rilassante e anti-stress a livello psicologico, permettendo così di contrastare anche un'altra frequente causa di dispepsia: l'ansia e il nervosismo. Inoltre, camomilla, melissa e tiglio (come anche passiflora e valeriana) facilitano il sonno notturno: un elemento indispensabile per supportare la salute di tutto il corpo e migliorare il processo digestivo.
Oltre ai rimedi naturali, per contrastare la pesantezza di stomaco e, più in generale, la dispepsia funzionale o legata a una ridotta motilità del tubo digerente, si può ricorre a farmaci procinetici che stimolano la peristalsi e lo svuotamento dello stomaco. Grazie a principi attivi di questo tipo, i cibi passano più rapidamente dallo stomaco all'intestino, alleviando la sensazione di pienezza e pancia gonfia. Il beneficio contro il gonfiore addominale è ulteriormente migliorato dall'azione anti-schiuma dei farmaci procinetici, mentre l'aggiunta di blandi antiacidi, come il bicarbonato di sodio o magnesio, ai comuni prodotti da banco contro la cattiva digestione permette di contrastare l'acidità e il bruciore di stomaco, evitando di sollecitare troppo la mucosa gastrica.
I farmaci procinetici e antiacidi possono essere acquistati in farmacia senza ricetta medica e usati al bisogno per un massimo di 2-3 giorni consecutivi, o al bisogno dopo un pasto pesante. Se in questo periodo i disturbi digestivi non migliorano o compaiono ulteriori sintomi sospetti (nausea, vomito, diarrea, stitichezza, crampi, fitte a livello addominale o alla schiena ecc.) diventa, però indispensabile contattare il medico per una visita di controllo e le indagini diagnostiche del caso.
Consigli pratici contro la pesantezza di stomaco
Che siano presenti o meno specifiche patologie di base e indipendentemente dall’eventuale assunzione di farmaci o rimedi naturali per la loro cura, per prevenire la comparsa di pesantezza di stomaco, gonfiore addominale e altri sintomi della cattiva digestione è molto importante rispettare alcune buone regole dietetiche e comportamentali.
Le principali consistono in:
- mettersi a tavola con un atteggiamento rilassato e positivo, riservando ai pasti il tempo necessario e senza concedere spazio a interruzioni inopportune, come telefonate, sms, alert di whatsapp, né a conversazioni concitate con i commensali
- preferire cibi sani e ben digeribili, come frutta, verdura, cereali, pesce e carni bianche, cucinati in modo semplice e con pochi grassi (preferibilmente olio extra vergine di oliva a crudo), tenendo conto delle eventuali intolleranze individuali
- limitare il consumo di alimenti molto grassi, fritti, salse, dolci cremosi, formaggi grassi, salumi, carni arrosto e in generale tutti i cibi che impongono un super lavoro a stomaco e fegato e che promuovo la dispepsia e il gonfiore addominale
- alzarsi da tavola prima di essere del tutto sazi e suddividere maggiormente il cibo assunto durante la giornata (almeno tre pasti e due spuntini leggeri)
- prestare attenzione non soltanto a che cosa si mangia, ma anche a come lo si mangia, ricordando di masticare lentamente e con cura ogni boccone prima di deglutirlo e di mettere in bocca il successivo
- durante i pasti bere acqua naturale fresca o a temperatura ambiente, evitando invece bevande gassate e/o troppo fredde
- se si tende a soffrire di acidità e bruciore di stomaco, evitare di bere caffè o alcolici dopo i pasti, preferendo un tè caldo con un po' di limone o tisane digestive
- a casa, al bar o al ristorante, cercare di mangiare sempre in un ambiente confortevole, non troppo caldo né freddo, lontani da correnti d'aria e senza troppo rumore, che può innervosire
- dopo i pasti, ritagliarsi sempre almeno 10-15 minuti per una passeggiata tranquilla che aiuta il processo digestivo, allenta lo stress, contrasta gonfiore e stitichezza e mette nelle migliori condizioni per rimettersi al lavoro
- non coricarsi a letto o sul divano subito dopo aver mangiato, ma attendere almeno 1-2 ore per dar modo ai cibi di essere almeno in parte digeriti e allo stomaco di svuotarsi più agevolmente.