IL METEORISMO: CHE COS'È, COME COMBATTERLO
Il meteorismo è una condizione molto comune, che può generare un significativo fastidio fisico e un serio disagio psicologico in chi ne soffre, soprattutto se il disturbo è ricorrente o persistente e se si mangia spesso fuori casa, si viaggia o si svolgono attività che implicano l'interazione costante con altre persone.
Il meteorismo è un fenomeno del tutto innocuo per la salute generale e dell'apparato gastrointestinale, legato alla formazione di gas in eccesso all'interno dello stomaco e, soprattutto, dell'intestino, con conseguente sensazione di gonfiore e tensione addominali, pienezza e discomfort, che si riducono soltanto man mano che l'aria viene riassorbita attraverso l'epitelio intestinale verso il sangue, oppure espulsa, attenuando la pressione sulle pareti del tubo digerente.
Che la fuoriuscita del gas in eccesso avvenga attraverso la bocca (eruttazioni) o all'estremità opposta del tratto gastrointestinale (flatulenza), non di rado, raggiungere questo sollievo causa un discreto, seppur temporaneo, imbarazzo. Anche se, a ben vedere, si tratta di un disagio del tutto immotivato, posto che il fenomeno della "pancia gonfia" riguarda, più o meno frequentemente, tutti, a prescindere dall'età, dal sesso, dallo status sociale e dal livello di educazione.
Le cause più comuni di meteorismo
Il meteorismo può avere cause molto diverse che portano invariabilmente all'ingresso o alla formazione di gas in eccesso nello stomaco e nell'intestino.
Le più comuni sono legate a banali errori comportamentali durante pasti, come masticare, deglutire o bere troppo in fretta, parlare mentre si mangia, bere bevande gassate di qualunque tipo e masticare chewing gum.
In tutti questi casi, siamo noi stessi causa del nostro male, poiché insieme ad alimenti solidi e liquidi facciamo entrare nel canale gastrointestinale una quota di aria non necessaria che promuove la sensazione di pancia gonfia, "gorgoglii" e movimenti impropri di gas tra stomaco ed esofago e tra stomaco e intestino.
Questo fenomeno, noto come aerofagia, può essere in gran parte prevenuto abituandosi a mangiare con calma, seduti e rilassati, prestando la dovuta attenzione a masticazione e deglutizione, parlando poco e soltanto tra un boccone e l'altro e bevendo preferibilmente acqua naturale a temperatura ambiente.
Oltre alle bevande gassate, infatti, anche quelle contenenti zuccheri o dolcificanti ipocalorici (in particolare, il sorbitolo), il vino, la birra e i succhi di frutta più ricchi di fruttosio (pera, albicocca, pesca ecc.) possono creare un certo numero di problemi, poiché favoriscono la fermentazione intestinale e la conseguente produzione di gas in eccesso.
Tra i principali alimenti che notoriamente promuovono il processo di fermentazione da parte della flora batterica intestinale, e quindi sintomi come pancia gonfia e meteorismo, vanno, invece, ricordati i legumi (soprattutto, fagioli, piselli e lenticchie), il latte e i latticini contenenti lattosio (anche se non si è propriamente intolleranti a questo zucchero), la frutta più ricca di zuccheri (banane, pere, albicocche, prugne, cachi, uva, fichi, mele ecc., specie se molto mature), i cereali integrali contenenti fibre insolubili e alcune specifiche verdure come broccoli, cavoli e cavolfiori, cipolle, porri e funghi.
Altri cibi che è bene inserire in quantità moderate nell'alimentazione quotidiana sono quelli molto grassi: di per sé non costituiscono un problema, ma la loro assunzione eccessiva rallenta la digestione dei carboidrati presenti in pasta, pane, riso, patate, frutta ecc. lasciando alla flora batterica intestinale più tempo per la fermentazione, con conseguente produzione di gas in eccesso.
Anche la stipsi (o stitichezza) e comportamenti e abitudini che contribuiscono indirettamente a rallentare la digestione portano allo stesso effetto: tra questi, il fatto di indossare indumenti che stringono in vita, mangiare mentre si è stressati o in ansia, masticare male e non sminuzzare a sufficienza gli alimenti prima della loro deglutizione.
Un’altra causa molto comune di gonfiori addominali è rappresentata dal gas in eccesso prodotto a livello dell'intestino tenue e/o nel colon come conseguenza di squilibri della flora batterica intestinale, dovuti, per esempio, a un'alimentazione sbilanciata, a condizioni di ansia o stress, a infezioni gastrointestinali transitorie o a terapie antibiotiche per bocca assunte per contrastare un'infezione batterica di una certa importanza (per esempio, un ascesso gengivale o una bronchite).
D'altro canto, anche la presenza nel colon di residui di alimenti non perfettamente digeriti, come può capitare in caso di sindrome del colon irritabile e/o malassorbimento, malesseri gastrointestinali transitori o pasti troppo abbondanti o ricchi di fibre insolubili, può causare una fermentazione eccessiva da parte della flora batterica intestinale, con conseguente sensazione di pancia gonfia, turbolenze intestinali e meteorismo.
Alcune persone hanno una maggiore tendenza di altre a soffrire di meteorismo, a volte a causa di una predisposizione individuale non meglio precisata, altre come conseguenza della presenza di patologie specifiche come la già citata stipsi/stitichezza di varia origine, le intolleranze alimentari (lattosio in primis), la celiachia e l'ipersensibilità al glutine, la sindrome del colon irritabile, la colite e il diabete.
COME CONTRASTARE I SINTOMI DEL METEORISMO
Come detto, i sintomi del meteorismo comprendono sensazione di pancia gonfia (che spesso è molto più di una sensazione) e di eccessiva pienezza dopo i pasti, flatulenza e/o eruttazioni, brontolii e turbolenze addominali e, più in generale, disagio gastrointestinale.
Nella maggior parte dei casi non si tratta di manifestazioni che devono preoccupare, ma il loro ripetersi spesso o addirittura costantemente può ridurre notevolmente la qualità di vita, ed è bene trovare una soluzione.
Se il malessere sperimentato è modesto, occasionale, non associato ad altre patologie o sintomi "sospetti" e facilmente riferibile a un meteorismo, per così dire, "fisiologico", per ridurlo e migliorare il processo digestivo si può fare riferimento a prodotti da banco. Possono scegliere farmaci come il dimeticone e il simeticone che aiutano l'eliminazione delle bolle d'aria contenute nello stomaco favorendo così la riduzione dei sintomi.
I farmaci che aiutano la digestione servono anche in caso di meteorismo perché favorendo l’accelerazione del transito del cibo attraverso lo stomaco e l'intestino, questi preparati riducono il tempo di permanenza degli alimenti in fase di digestione nel tratto gastrointestinale e impediscono alla flora batterica intestinale di effettuare una fermentazione, una delle cause della formazione del gas a livello intestinale.
Anche gli antiacidi potrebbero essere utili contribuendo ulteriormente a ridurre il disagio, in questo caso a livello dello stomaco, attenuando la tendenza alle eruttazioni e alleviando la sensazione di bruciore che talvolta le accompagna.
Molte di queste sostanze possono essere acquistate in farmacia senza obbligo di ricetta medica, ma anche quando si tratta di farmaci di libera vendita, è sempre importante leggere con attenzione il foglietto illustrativo e chiedere il consiglio del medico o del farmacista in caso di dubbi, soprattutto se il disturbo non passa dopo uno o due giorni.
Il medico va, poi, sempre interpellato prima di assumere farmaci, rimedi naturali o integratori se si è in gravidanza o se si sta allattando (perché alcuni principi attivi possono danneggiare il feto o il neonato), se a dover assumere il medicinale è un bambino o un anziano e se si soffre di altre patologie acute o croniche (ipertensione, insufficienza renale, scompenso cardiaco, diabete, malattie neurologiche o psichiatriche ecc.), soprattutto se si sta assumendo una cura farmacologica per tenerle sotto controllo.
Per chi presenta controindicazioni all'uso di farmaci da banco contro il meteorismo o preferisce optare per i rimedi naturali, quello maggiormente collaudato contro i gonfiori addominali associati a flatulenza è rappresentato dal carbone vegetale, il cui uso prolungato può però causare stitichezza.
Se invece sono presenti gonfiore ed eruttazioni dovuti a una digestione non ottimale si possono assumere tisane a base di finocchio, anice, zenzero, salvia, prima o dopo i pasti. Anche un rimedio della nonna come camomilla calda e succo di limone può essere sufficiente nei casi di gonfiori addominali ed eruttazioni non troppo accentuati.
Gonfiore addominale: come prevenirlo a tavola
La regolarità dei pasti consente all’apparato digerente di trovare la propria "routine" e ottimizzare la sequenza dei processi necessari affinché la digestione avvenga in maniera equilibrata ed efficiente. Assecondare questa esigenza di "ritmi abitudinari" è la prima regola da rispettare se si vuole digerire bene ed evitare i sintomi della dispepsia e del meteorismo.
Inoltre, come già segnalato, alcuni alimenti creano più facilmente di altri gas in eccesso nel tratto gastrointestinale: se si sa di tollerare poco legumi, cibi grassi e vegetali del gruppo delle crucifere (cavolo, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, ecc.), meglio evitare del tutto piatti come fagioli stufati, uova e piselli, cotechino e lenticchie, zuppa di cavolo o wrustel e crauti.
Al riguardo, va precisato che anche le uova aumentano la produzione di gas intestinali dall'odore poco gradevole.
In aggiunta, ciascuno dovrebbe cercare di individuare gli alimenti soggettivamente poco tollerati, come per esempio i lieviti o specifici prodotti contenenti lattosio, fruttosio, dolcificanti artificiali o altri additivi, e provare a eliminarli temporaneamente dall'alimentazione abituale per verificare se i sintomi del meteorismo migliorano.
In caso affermativo, per evitare la sensazione di pancia gonfia sarà utile consumare i cibi incriminati molto raramente (o mai) e in piccole in quantità.
A prescindere da ciò che si sceglie di mangiare, poi, bisogna ricordare di farlo sempre stando seduti a tavola, masticando lentamente e con la bocca chiusa per evitare di ingerire aria insieme agli alimenti, e fare una passeggiata rilassante dopo ogni pasto (bastano 10-15 minuti). Queste sono tutte raccomandazioni che vale la pena seguire se si vogliono prevenire o ridurre disturbi digestivi di vario tipo e non sentire la pancia gonfia nelle ore successive, soprattutto se si deve tornare in ufficio e lavorare tutto il pomeriggio.